14-9-2014

da infoaut
Piacenza: in 1000 con i facchini Ikea e per il rilancio della lotta!

In un sabato pomeriggio caldo e soleggiato oltre mille manifestanti hanno
percorso le principali vie del centro di Piacenza. Un corteo forte e
determinato, quello organizzato dai Si.Cobas, ha ribadito la solidarietà e
il sostegno ai facchini in lotta, ora licenziati, che lavoravano presso
l'Hub piacentino dell'Ikea sotto la cooperativa San Martino. Proprio Ikea e
San Martino sono stati al centro della maggiorparte degli interventi che si
sono alternati agli slogan scanditi a gran voce e con rabbia da facchini,
movimenti antagonisti, sindacalisti di base e pure occupanti di case,
accorsi da Bologna, Modena, Cremona, Milano, Torino, Firenze, Brescia e
altre città.
"Ikea Razzista" e "San Martino Mafia" si sono sentiti spesso nelle vie di un
centro storico dove da tempo non si vedeva una manifestazione di questa
portata, a tal punto che molti passanti si sono soffermati ad ascoltare gli
interventi, che marcavano tra le altre cose la necessità di ricomporre le
istanze di chi sta pagando la crisi, dagli ultimi fino alla classe media
impoverita, attraverso le lotte. Lotte che solidarizzano tra loro come nel
caso della logistica, capace di creare un movimento che vede davanti ai
cancelli non solo gli operai interessati alle vertenze, ma pure quelli di
altre aziende, nonché precari e studenti che pure ieri sono intervenuti
ribadendo la loro solidarietà.
Il tutto sotto lo sguardo,a dire il vero stizzito, della controparte, con la
questura piacentina - piuttosto accanita nel contrastare i picchetti all'
Ikea e, come la politica istituzionale locale, asservita agli interessi
della multinazionale svedese e delle cooperative - che ha trapelato un certo
nervosismo nel constatare una così alta partecipazione al corteo.
E' stata l'occasione per il movimento della logistica non solo di stringersi
a fianco ai facchini dell'Ikea, dopo mesi di campagna che hanno visto azioni
di boicottaggio in tutta Italia e in altre città del globo (vedi la pagina
SmontaIkea), ma di aprire l'autunno di lotta che vedrà ancora una volta
centinaia di operai davanti ai cancelli. Una campagna, quella contro il
colosso svedese, che ha mostrato il portato della lotta davanti ai cancelli
piacentini e la capacità di innescare una solidarietà fortissima: decine di
presidi e iniziative di comunicazione hanno attraversato la penisola e non
solo, facendo riecheggiare quale sia il trattamento che l'Ikea e San Martino
riservano ai facchini che venivano maltrattati e ricattati dapprima che
alzassero la testa e facessero cambiare umore ai loro sfruttatori. La
manifetazione di ieri è stata sicuramente rafforzata dal portato della
campagna, chiamata ironicamente "KillBilly". Naturale e immediata è stata
anche la solidarietà con i facchini della DiElle di Cassina De Pecchi,
condita dalla notizia del rilascio in mattinata dei due operai
arbitrariamente arrestati venerdì a seguito delle cariche della
polizia.piacenza2corteo
Forte inoltre è stato il pensiero rivolto a chi, pur non essendo facchino,
ha deciso di lottare senza se e senza a fianco dei lavoratori dell' Ikea di
Piacenza: così si è sentito più volte intonare "Vincenzo libero! Libero
subito!", rivolto al compagno del Laboratorio Crash! di Bologna tuttora ai
domiciliari a seguito degli scontri davanti all' Ikea-store di Casalecchio
di Reno di oltre un anno e mezzo fa.
Con il corteo di Piacenza il movimento della logistica ha ribadito la
volontà di rilanciare le lotte davanti ai cancelli, ma non solo,come
testimoniato dagli interventi conclusivi che hanno posto l'accento
sull'importanza di attraversare e contribuire alla mobilitazione che porterà
alla giornata di sciopero sociale metropolitano, dislocata nei territori,
del 16 Ottobre, nella consapevolezza che generalizzare le lotte ed
estenderle può avvenire solo attraverso il conflitto e la non mediabilità
delle vertenze.
A sottolineare l'importanza dell'autunno ormai alle porte è intervenuto
anche il segretario nazionale dei Si.Cobas Aldo Milani, pur non essendo
fisicamente presente a Piacenza dato l' inusitato foglio di via a lui
comminato per ammutolire il portato della lotta contro l'Ikea. A mesi di
distanza, però, e nonostante l'aggessività della controparte, il movimento
continua a crescere e a ribadire "Lotta dura senza paura!": a Piacenza, come
a Cassina de Pecchi e in tutti i luoghi del ricatto e dello sfruttamento
legalizzato.