Raccogliamo questa dichiarazione dell'Ufficio Legale di SLAI Cobas per il sindacato di classe, dopo aver avuto dal lavoratore in oggetto la autorizzazione a dare queste notizie in pubblico

 

Il giorno 24 gennaio 2008 un lavoratore marocchino, Alì Chanaoui, successivamente iscrittosi a SLAI Cobas per il sindacato di classe di Venezia, era al tempo dipendente della ditta SADECO srl, una piccola azienda che lavora in appalti in Opere Ed Impianti Di Bonifica E Protezione Ambientale e di Protezione ambientale. Il contratto era di 6 mesi di lavoro, peraltro dopo il licenziamento Alì ha provveduto ad impugnare il contratto "ritenuta l'invalidità della clausola appositiva del termine", successivamente ha trovato un altro lavoro.

Il 24 gennaio 2008, Alì come nei giorni precedenti, lavorava come unico dipendente impiegato nell'appalto all'interno della base USAF di Vicenza, appalto preso dalla SADECO per lavori di manutenzione.

Una scheggia gli colpì un occhio, causando sanguinamento copioso dello stesso e successivo parziale distacco della retina, con necessità di cure ed interventi.

Al momento dell'incidente, nessuno intervenne.

Alì dovette riprendere il furgone della ditta SADECO, e dirigersi verso l'ospedale di Mestre, in quanto, timoroso di perdere il lavoro, seguì le indicazioni del datore di lavoro, indicazioni che egli gli dette al telefono cellulare, di riferire che l'incidente era avvenuto nel giardino di casa.

All'epoca, Alì non era iscritto ad alcun sindacato, e in passato aveva subito numerose angherie e truffe da parte di mafiosetti datori di lavoro nel campo edile.La SADECO pensava, fosse una azienda che meritasse più attenzione e sperava come gli era stato promesso, in una conferma del contratto.

Invece, dopo i 6 mesi e questo grave infortunio, ecco il licenziamento.

Il 2 settembre 2008, un legale convenzionato con SLAI Cobas per il sindacato di classe, inviò una raccomandata ar alla Polizia Americana Military Police della Caserma Ederle di Vicenza in via della Pace 193, chiedendo una attestazione della presenza del lavoratore all'interno della base per lavori commissionati alla ditta SADECO, quel giorno.

La risposta alla raccomandata, regolarmente pervenuta, non è mai arrivata.

Ora non è facile procedere in giudizio in mancanza di questa attestazione, che sola, potrebbe sostenere le affermazioni, gravi, del Chanaoui, da noi raccolte, circa le sue false attestazioni sulle modalità dell'incidente.

Speriamo che ci siano giornalisti che intendono raccogliere questa cosa e verificare loro presso la base Ederle se il 24 gennaio 2008 il Chanaoui era presente nella base.

Grazie

Ufficio Legale

SLAI Cobas per il sindacato di classe

Venezia