COMUNICATO – 11-3-2009
LA RETE PER LA SICUREZZA SUI POSTI DI LAVORO E LA SALVAGUARDIA DEI
LAVORATORI E DEL TERRITORIO DELLA PROVINCIA DI VENEZIA ANTICIPA AI MEZZI DI
COMUNICAZIONE IL PROPOSITO DI FARE UN ESPOSTO DENUNCIA
CONTRO TRENITALIA
MACCHINISTA SOLO, ESPOSTO DELLA RETE
La legge non consente una diminuzione
delle condizioni di sicurezza dei lavoratori, ma, al contrario, ne richiede
un costante adeguamento in funzione delle innovazioni tecnologiche. Se non ci penseranno i sindacati a difendere questo
principio, lo faremo noi.
Presenteremo alle sedi preposte
un esposto-diffida rivolto a tutti i soggetti che violerebbero
leggi e diritti costituzionali, riducendo l'equipaggio alla guida del treno
dalle attuali due persone ad un macchinista lasciato solo.
Non si tratta di economie di personale da cui i contribuenti possano
trarre benefici. Non ci si illuda, nemmeno, di vedere
ridotti i prezzi dei biglietti. Alitalia va forse
meglio ora per i clienti? Chi ci ha guadagnato da tanti licenziamenti?
L'unica filosofia perseguita è
di privatizzare gli utili provenienti dai treni più affollati, lasciando
coprire le spesa degli altri a carico della
collettività.
La qualità del servizio reso ai
clienti non migliora diminuendo il personale.
Anzi, questa variazione della organizzazione del lavoro, presentata alla Commissione
del Senato dal A.D. di Trenitalia ( "... con o
senza il consenso del sindacato ..." ), implica una diminuzione
di sicurezza perché vengono meno due occhi alla guida che contribuiscono
ad una lunga serie di controlli, obblighi e mansioni.
Il secondo uomo davanti sarebbe
sostituito da una specie di treno-velox; un aggeggio
che si limita al solo controllo della velocità massima e di parte del
segnalamento, frenando il treno in caso svista o malore del macchinista. Magari in piena linea, ove i soccorsi difficilmente arrivano.
Perderemmo
il primato di ferrovie più sicure.
Noi non
vogliamo solo difendere un vanto. Si tratta di difendere la vita dei lavoratori
e di chi viaggia sul treno.
Se la
difesa della salute e dell'affidabilità del servizio reso ai cittadini deve
passare attraverso diffide e denunce, noi le faremo, includendovi il sindacato
qualora si rendesse complice di accordi col padrone. E questo perché un treno
sicuro è un beneficio sia di chi lo usa sia di
chi ci lavora sopra. Siamo nella stessa "barca" e non vogliamo farci
"affondare" da nessuno. Chiediamo agli utenti delle ferrovie di
sostenerci in questa battaglia di civiltà.